5 competenze che devi avere come psicologo

5 competenze che devi avere come psicologo

Quali competenze deve avere uno psicologo per poter lavorare bene?

5 competenze che devi avere come psicologo

Questa è una delle domande che più frequentemente mi pongono i tirocinanti, ma anche i colleghi con i quali lavoro durante le consulenze di branding.

Perché abbiamo la convinzione che per poter lavorare bene, e superare anche certe paure tipiche del nostro mestiere (ad esempio quella di poter fare dei danni alla persona in carico), dobbiamo avere molte competenze, perlopiù pratiche.

E così che comincia l’interminabile acquisto di libri e corsi di formazione, che per carità male non fanno mai, o quasi, che ci danno la sensazione di colmare quel turbinio di ansie che ci coglie quando pensiamo di cominciare la pratica.

Parlando con una mia tirocinante non molto tempo fa, alla sua ennesima domanda su quali competenze dovesse avere prima di cominciare, le avevo risposto che l’unica competenza che doveva acquisire era quella di buttarsi nella pratica. L’avevo anche stimolata dicendole che, quando si sarebbe sentita pronta, avrebbe potuto fare un colloquio nel mio studio sotto la mia supervisione.

Panico!

Perché quando credi che ti mancano delle competenze, forse dovresti chiedere quali paure ti stanno bloccando e quanto funzionali siano queste paure.

Allora prima di parlare di competenze, ricordati:

“Credo che solo una cosa renda impossibile la realizzazione di un sogno: la paura di fallire!”

Paulo Coelho

5 competenze che devi avere come psicologo

Adesso però proviamo a rispondere al tema di questo articolo: quali competenze devi avere per lavorare bene come psicologo?

No, non ti parlerò di quelle competenze che trovi facendo una ricerca veloce in rete e, tra l’altro alcune di queste dovrebbero essere condicio sine qua non per poter svolgere, a mio avviso, qualsiasi lavoro di cura.

Voglio parlarti di quelle competenze che fanno paura ai giovani psicologi, e non solo, con cui ogni giorno mi interfaccio.

  • Sentirsi competenti
  • Sentirsi sicuri
  • Sentirsi pronti
  • Sentirsi al sicuro
  • Sentirsi soddisfatti

Vediamoli uno per uno.

Piccolo spoiler: alla fine di questi primi 5 punti, che a tratti forse troverai sfacciati e fuori dal comune, ti lascerò un elenco delle competenze più comuni, se così si può dire, che è bene tenere in considerazione prima di intraprendere questo meraviglioso viaggio intergalattico tra le menti altrui.

Lo farò usando, come sempre, il mio linguaggio che può piacerti o meno, ma che rispecchia chi sono e come lo faccio.

Se è la prima volta che mi leggi prova prima ad immergerti nella mia storia.

Prenditi il tempo per leggere questo, lungo lo so, articolo e prova ad ascoltare ciò che ti suscitano le mie parole.

Buona lettura

Simona

Sentirsi competenti

La competenza è la capacità di orientarsi in un campo, questo è uno dei suoi significati più generali. Dopo anni di studio, circa 6 per coloro che si sono appena abilitati e 10 per coloro che hanno intrapreso il percorso di specializzazione in psicoterapia o in qualsiasi altra forma di specializzazione, non ci sentiamo ancora abbastanza competenti.

5 competenze che devi avere per come psicologo

Forse ti risulterò irriverente, ma continuare a dirci che non siamo abbastanza competenti per poter svolgere la professione è, spesso, una scusa per rimanere fermi, in una zona di comfort. Lo so che non la vedi come una zona di comfort e che desideri cominciare questo lavoro e dedicarti al benessere degli altri, ma prova a segnare su un foglio tutte le competenze che hai acquisito in questi anni di studio, fanne un elenco da tenere a portata di mano e poi prova ad ascoltare il tuo critico interiore.

Probabilmente in questo elenco ci sarà l’aver acquisito la competenze tecniche per affrontare il primo colloquio, o come funziona la relazione terapeutica, ma il tuo critico interiore ti starà dicendo “eh però sai la teoria, la pratica è un’altra cosa“.

Se è andata così, prova a chiederti: “Cosa dice di me (racconta della mia storia) questo giudizio?

Sono sicura che, più che assenza di competenze, troverai tante storie che raccontano di te e di come sei cresciuto, delle sfide che hai dovuto affrontare e dei giudizi che hai dovuto accettare e, a volte, subire. Probabilmente emergeranno molte emozioni, dei ricordi dolorosi, delle sensazioni che non ricordavi più.

Ben fatto! Hai appena utilizzato una competenza che hai per prenderti cura di te. Così potrai già dire di saper fare qualcosa. Ora probabilmente avrai voglia di continuare ad approfondire parti di te e io non posso che esserne felice, perché credo che come psicologi dobbiamo sempre fare i conti con i nostri pezzettini.

Piuttosto quindi che continuare ad acquistare corsi e libri, cosa sacrosanta se non la fai – solo- perché ti senti incompetente, prova a lavorare sul tuo assetto mentale, il mindset, sviluppando sempre più una mentalità imprenditoriale.

Sentirsi sicuri

Anche in questo caso parto dal significato di sicurezza che ci permette di comprendere come serva sentirci esenti da pericoli per poter agire. Allora proviamo a riflettere sulla nostra storia e a chiederci: “Cosa c’è di pericoloso nel mettermi alla prova?“.

5 competenze che devi avere come psicologo

Potremmo scoprire che abbiamo paura di sbagliare e/o di mettere l’altro in una situazione di pericolo, potrebbe venirci in mente quella volta in cui il medico che doveva curarci in realtà ci ha dato una medicina sbagliata perché non ha saputo fare una diagnosi corretta.

Provare a capire l’origine delle nostre preoccupazioni, delle nostre insicurezze, è un esercizio molto utile, per noi perché ci aiuta a comprenderci meglio, ma anche perché favorisce una capacità molto importante nella relazione terapeutica.

Sapere ciò che è mio da ciò che mio non è.

Sentirsi pronti

Mi viene in mente una gara. La gara è la parte finale di un lungo processo ed è al tempo stesso l’inizio di un momento unico e irripetibile.

Immagino che sentirsi pronti per poter cominciare a lavorare come psicologo significhi immaginarsi all’interno della prima seduta, ma come si arriva a quel punto?

5 competenze che devi avere come psicologo

Potremmo mai gareggiare senza prima esserci preparati adeguatamente?

Senza aver fatto pratica, aver fallito, aver gioito?

Senza un allenatore che ci guidi potremmo mai raggiungere le vette che desideriamo raggiungere?

Io credo che anche tu stai pensando che sia impossibile gareggiare senza le esperienze antecedenti.

Allora perché pensiamo di doverci buttare in mezzo al campo senza avere tutti gli strumenti, le competenze appunto, ma non solo quelle pratiche, per poter cominciare questo lavoro?

Puoi provare a programmare la tua attività leggendo questo articolo.

Sentirsi al sicuro

Credo che su questo concetto sarebbe necessario scrivere almeno cento libri, e forse ne esistono anche di più. Il mio obiettivo è ricordarci che se non ci sentiamo al sicuro nel posto in cui siamo, il nostro sistema cerebrale non può funzionare bene.

5 competenze che devi avere come psicologo

Per questo l’ambiente in cui staremo, le persone con cui lavoreremo, gli approcci teorici che sceglieremo come compagni, i colleghi e la rete che ci accompagneranno, non possono essere aspetti secondari perché riguardano da vicino il nostro sentirci al sicuro. E quando ci sentiamo al sicuro il nostro sistema emotivo può dedicarsi al dolore dell’altro, la nostra corteccia prefrontale può elaborare pensieri e dare significati, il cervello rettiliano non è allertato e quindi non torneremo a casa sfiniti come se avessimo lavorato in miniera.

Quindi prova a chiederti:

  • Come ti senti al sicuro?
  • Cosa ti fa sentire al sicuro?
  • Che storia hai tu con il sentirsi al sicuro?

Sentirsi soddisfatti

Uhh su questo concetto spesso cominciamo a sentire emozioni di vergogna. Non so se sta capitando anche a te, ma ti allerto che capita molto più frequentemente di quello che immaginavo prima di lavorare con i colleghi.

Anche in questo caso provo a partire dal significato di soddisfazione:

Gradimento, compiacenza per il carattere pienamente rispondente, positivo o favorevole di un fatto.

Questa definizione ci rimanda ad una domanda alla quale solo noi possiamo dare risposta: “Cosa ci rende pienamente soddisfatti?“.

5 competenze che devi avere come psicologo

Hai inserito tra le cose che ti rendono soddisfatto anche i soldi che vorresti guadagnare? Oppure hai creato solo una lista no-profit? Il famoso “lo faccio per aiutare la gente a stare meglio perché sono una persona empatica e da sempre mi viene semplice ascoltare l’altro?“.


DISCLAIMER: Se tu che stai leggendo non sei un collega, sappi che mi sto prendendo cura anche di te scrivendo questo articolo. Spesso infatti i colleghi, non solo quelli giovani, non hanno (ancora) acquisito alcune competenze imprenditoriali e non riescono a monetizzare il loro lavoro, le loro competenze. Per questo motivo potresti preferire un collega con una tariffa più bassa che però sta combattendo per tenere aperta la sua attività. Parte quindi del suo sistema emotivo sarà impegnato in attività che potrebbero non fargli dare il 100% quando è a lavoro.

Tariffe calmierate, servizi pubblici esistono e funzionano molto bene. Se non puoi permetterti un collega in libera professione, ci sono molte strade alternative, ma la strada che non si può percorrere, per il bene di entrambi, è la logica dello sconto o, ancor peggio, della prestazione senza fattura.


Torniamo a noi. Lo so che sono irriverente, ma credimi lo sono perché so che se non ci occupiamo anche di ciò che ci rende soddisfatti, non potremo mai aiutare l’altro a stare meglio.

Il volontariato puoi comunque farlo eh. Nessuno te lo vieta. Così come puoi scegliere la tariffa da proporre, ma non sulla base – solo – dell’emotività.

Faccio felice l’altro quando riesco a fare felice anche me.

Se mi conosci un pochino sai che parlo sempre di soldi senza tabù e se vuoi conoscere meglio questo aspetto del mio lavoro puoi leggere questo articolo.

E’ un articolo che trovi all’interno della community gratuita del progetto Mi prendo cura di Freud ti aspetto qui

5 competenze che devi avere come psicologo

Bene, ciò che ci tenevo a dire l’ho detto. Terminerei questo articolo con alcune, molto più comuni, competenze che è bene possedere – e governare – prima di intraprendere il nostro lavoro.

  1. Conoscenze teoriche. Ne hai già più che a sufficienza, ne sono sicura, ma prova a raccoglierle all’interno di una mappa concettuale che potrà servirti – anche – per scegliere in che settore lavorare. Non guardare sempre a ciò che potresti approfondire ancora, per quello c’è tempo, ma prova a chiederti: “Cosa mi ha appassionato di più e perché? E’ possibile trasformare ciò che mi ha fatto battere forte il cuore in qualcosa di minimamente pratico?“. Sono sicura di si.
  2. Conoscenze pratiche. Sicuramente stai strizzando il naso, magari durante il tuo tirocinio hai potuto vedere ben poco, e fare ancor meno, ma ti chiedo di porti questa domanda: “Con quello che so fino ad ora, cosa potrei fare?“. Non contempliamo le risposte tipo: “Mi hanno detto che non posso fare niente“. La più piccola cosa che puoi provare a fare qual è?
  3. Conoscenza di Sé, del proprio funzionamento. Tengo molto a questo punto, è condicio sine qua non per poter diventare un mio tirocinante e sai perché? Perché credo, aldilà di quanto dicono alcuni approcci teorici, che se non si è mai stati dall’altra parte della stanza (scrivania si o no lo sceglierai poi tu in futuro, io personalmente non la metto), non si può essere dei buoni terapeuti. Quindi spero tu non sottovaluterai l’importanza di prendersi cura di sé, di conoscere il proprio funzionamento psichico, aldilà dell’aver vissuto delle situazioni di criticità nella propria vita. Vedersi per vedere meglio. Conoscersi per poter conoscere l’altro aldilà di noi.
  4. Empatia, capacità di ascoltarsi e ascoltare. Ne avrai letto in tutti i libri, ma oltre alla teoria, sapere se siamo – o meno – persone empatiche e capaci di ascoltare, è una competenza che si acquisisce mettendosi davanti ad altri colleghi, svolgendo tirocini con colleghi che hanno a cuore la colleganza, facendo supervisione e intervisione, non lavorando da soli chiusi nel nostro recinto. Ascoltarsi richiede un approfondimento del punto precedente. Inizia una terapia anche tu e saprai, lo so per certo, imparare ad ascoltarti come nessuno mai al mondo.
  5. Eticità. Ormai il codice deontologico è diventato un elemento chiave anche dell’esame di abilitazione, ed era ora aggiungerei, ma saperlo non sempre coincide con il saperlo usare. Tienilo sempre a mente e prova, codice dopo codice, a chiederti come puoi applicarlo. Sii critico e riflessivo. Non si può sposare questo meraviglioso documento e poi criticare i colleghi sui social come il peggiore degli haters e credimi, è più frequente di quanto immagini.
  6. Capacità di tollerare lo stress – e di fermarsi quando si deve. Io valuto sempre la capacità di tollerare lo stress come la capacità di sapersi fermare, e quindi ascoltare. Se sappiamo ascoltarci, fermarci quando necessario prima di arrivare a dei livelli estremi, se sappiamo quando e come cambiare direzione – la meravigliosa flessibilità psicologica – e riusciamo a rassicurarci, allora siamo pronti per affrontare le sofferenze altrui.

Adesso ho – forse ehehe – concluso questo articolo che spero ti sia stato d’aiuto perché questo era l’obiettivo.

Spero tu possa prendere questo viaggio anche alla leggera, sapendo che non tutte le cose che pesano sono di valore.

Ancora grazie per essere giunto fino a questo punto.

Simona

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simona muzzetta
Simona Muzzetta

Psicologa e Psicoterapeuta
Sono diventata psicologa per lenire le ferite di coloro che da bambini non hanno avuto protezione. L'ho fatto, e lo faccio ancora, prima sulle mie di ferite perché credo che il nostro bambino interiore non dovrà mai più sentirsi solo.

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